Nel corso della conferenza Google I/O dello scorso anno, la società ha mostrato una nuova funzionalità in realtà aumentata (AR) per Google Maps, che forniva agli utenti alcune indicazioni in tempo reale tramite la fotocamera del proprio dispositivo. Un po’ tipo ciò che è stato promesso con Google Glass, ma senza la necessità del visore. Adesso David Pierce, penna del Wall Street Journal, fornisce nuove informazioni in merito, dopo aver avuto modo di provare una versione anticipata della feature.
Stando alle sue parole, l’app rileva la posizione dell’utente tramite GPS e quindi utilizza i dati di Street View per restringere il campo al punto esatto in cui si trova. Una volta individuato, mostra grandi indicazioni e frecce direzionali sullo schermo dello smartphone. Pierce afferma infatti:
Era come se Google Maps avesse disegnato delle indicazioni per me sul mondo reale e nessun altro potesse vederle.
Inoltre dichiara che BigG non sembra permettere all’utilizzatore di utilizzare la fotocamera in modo persistente, chiedendogli dopo un po’ di abbassare il dispositivo (con lo schermo che diventerà scuro per obbligarlo a effettuare una modifica). Si tratta sia di una misura di sicurezza, sia di un modo per risparmiare la batteria. Dunque la tecnologia AR non andrà a sostituire la navigazione tradizionale, ma potrà essere utilizzata solo occasionalmente (per esempio quando sono necessarie informazioni più precise durante un tragitto poco chiaro, insomma nei momenti in cui il GPS non è preciso).
Pierce sottolinea inoltre che l’interfaccia provata in anteprima potrebbe cambiare e che il colosso della ricerca non ha ancora detto quando la funzionalità verrà distribuita agli utenti, ma sarà disponibile “per tutti solo quando BigG sarà veramente soddisfatta”.