BigG ha distribuito una nuova versione di Google Maps per i beta tester che comprende varie funzionalità; pare che la società le stia considerando per il futuro. Tra queste si annovera una nuovissima funzione per la privacy che permetterà all’utente di gestire meglio i propri dati di localizzazione.
La scorsa estate, si era diffusa la notizia secondo cui Google avrebbe monitorato e registrato la posizione degli utenti nonostante la funzionalità dedicata alla localizzazione fosse disabilitata: per farlo, non si sarebbe servita soltanto di Google Maps, ma di diverse applicazioni. È il tipo di violazione della privacy che l’UE punisce con multe salatissime; quindi vedere Google che tenta di migliorare la privacy degli utenti, peraltro nella sua app che richiede l’accesso alla loro posizione per eccellenza, è un’ottima notizia.
Il codice trovato nella nuova beta rivela come Google stia valutando un’eliminazione automatica dell’opzione Cronologia delle posizioni; si tratta di un aggiunta interessante alle opzioni già esistenti. È bene precisare che tale funzionalità, appena scoperta nel codice, è ancora in fase di test e quindi non si sa quando approderà nella versione finale dell’app. Non è chiaro neppure con che frequenza la feature cancellerà i dati sulla posizione dell’utente dopo che è stata utilizzata l’app, ma il codice sembra indicare che ci sarà modo di decidere quanta porzione di cronologia si vuole conservare (qualora non fosse necessario cancellarla totalmente).
A proposito di Maps, nei giorni scorsi alcuni tester hanno avuto la possibilità di sperimentare la nuova funzionalità in realtà aumentata, che permette all’utilizzatore di avere indicazioni ancora più dettagliate sul percorso che sta seguendo: gli basterà guardare attraverso il display per vedere comparire nel mondo reale delle grosse frecce segnaletiche.