Amazon apre a rischi più grandi per la privacy degli utenti rispetto a Facebook, questo è il giudizio di Sean Parker, founding president proprio di Facebook. Il fondatore di Napster ha messo in guardia utenti e regolatori riguardo la pericolosità per i dati puntando il dito su Amazon Alexa, forse per distogliere l’attenzione da tutti i problemi che stanno inondando Facebook negli ultimi mesi. Si potrebbero riassumere queste affermazioni, ironicamente, con un “e allora Amazon”?
Sean Parker ha tenuto un dibattito al Milken Institute MENA Summit, dove ha detto che Amazon “non ha nessun limite” riguardo alla quantità di dati che cattura e conserva con l’assistente vocale Alexa. Tutto questo ascoltando le conversazioni private degli utenti che hanno in casa i diffusori della linea Echo, che hanno integrato Alexa come assistente vocale. Ha dipinto uno scenario catastrofico in cui queste registrazioni “potrebbero potenzialmente essere utilizzate contro di voi in un tribunale o per altri scopi“.
“Se stai avendo una conversazione di fronte a un dispositivo abilitato per Alexa, Amazon non ti garantisce alcuna privacy“, ha detto Parker. In effetti si sono verificati davvero alcuni casi in cui conversazioni private sono state registrate da Alexa. Ultimamente un dispositivo Echo, secondo quanto riferito, ha registrato la conversazione di una famiglia e l’ha inviata a una persona a caso. Amazon si è giustificata dicendo che Alexa in quel caso ha interpretato erroneamente una serie di comandi. Secondo alcune ricostruzioni pare si sia trattato di un errore dell’utente, ma ciò non toglie che si tratta di strumenti che, se usati male, possono causare danni.
Amazon a riferito a CNBC che “di default i dispositivi Echo sono progettati per acquisire l’audio solo dopo aver rilevato la parola che permette di risvegliarlo. Solo dopo che la parola viene rilevata, l’audio viene trasmesso al cloud e lo stream si chiude immediatamente dopo che Alexa elabora una richiesta del cliente. Nessun audio è memorizzato o salvato sul dispositivo. I clienti possono anche rivedere ed eliminare registrazioni vocali”.
Parker ha quindi acceso i riflettori su Amazon, mentre un regolatore tedesco intima a Facebook di voler vedere chiaro sulla possibile integrazione di WhatsApp, Messenger e Instagram.