Partita la prima missione privata verso la Luna e il primato è anche di SpaceX, guidata da Elon Musk. Il decollo è avvenuto da Cape Canaveral Air Force Station, in Florida, nella notte italiana, anche se il maltempo in una prima fase ha ne ha minacciato il lancio. Le missioni del Falcon 9 sono due: portare nello spazio il satellite Nusantara Satu e portare con sé il lander israeliano Beresheet, il candidato ad atterrare sulla Luna. Questo farà un soft touchdown sulla Luna dopo un viaggio di due mesi, nell’area chiamata “mare della tranquillità”. Il primo stadio del Falcon 9 è stato anche recuperato, atterrato sulla nave “Of Course I Still Love You” nell’Oceano Atlantico.
Beresheet (in ebraico significa “all’inizio”) ora è in orbita e rappresenta la prima missione israeliana: è stato costruito dalla società no profit SpaceIL nel concorso Google Lunar X-Prize. Si tratta del lander più piccolo mai creato che sia stato inviato sulla Luna, il primo finanziato privatamente. Alto 1,5 metri, pesa solo 600 kg e monta sensori magnetici, telecamere e trasmettitori. Il costo è stato di 95 milioni di dollari. Si è separato dal secondo stadio del Falcon 9 a 60.000 km di altezza, nei prossimi mesi eseguirà poi una serie di manovre orbitali, per poi azionare i motori prima di atterrare sulla Luna.
Tra gli obiettivi ci sono diversi esperimenti, tra cui la ripresa di video e immagini. Il lander contiene anche una cosiddetta capsula del tempo con 50 milioni di pagine di dati. Tra questi c’è l’intera Wikipedia, la Bibbia, il memoriale dei sopravvissuti all’olocausto, l’inno nazionale israeliano e molto altro.
Jim Bridenstine, amministratore della NASA, ha espresso le sue congratulazioni sia a SpaceIL che all’Agenzia spaziale israeliana, dicendo che si tratta di un momento storico per le attività commerciali nello spazio.