HTC Exodus 1 supporta il browser Opera

HTC Exodus 1 supporta nuove app decentralizzate e permette di effettuare micropagamenti online in criptovalute tramite il browser Opera.
HTC Exodus 1 supporta il browser Opera
HTC Exodus 1 supporta nuove app decentralizzate e permette di effettuare micropagamenti online in criptovalute tramite il browser Opera.

HTC ha annunciato interessanti novità per il suo blockchain phone. Exodus 1 potrà essere acquistato anche con denaro reale e supporterà presto un numero maggiore di Dapps (app decentralizzate). Lo smartphone permette inoltre di utilizzare il browser Opera per effettuare micropagamenti online con le criptovalute più popolari.

Exodus 1 è sostanzialmente una versione modificata del noto HTC U12+ con cover trasparente. La dotazione hardware comprende uno schermo da 6 pollici con risoluzione Quad HD+, processore Snapdragon 845, 6 GB di RAM, 128 GB di storage, doppia fotocamera posteriore da 12 e 16 megapixel, due fotocamere frontale da 8 megapixel e batteria da 3.500 mAh. Il sistema operativo è Android 8.0 Oreo. La differenza principale si chiama Zion Wallet, un’area protetta in cui sono memorizzate le chiavi crittografiche utilizzate per la transazioni.

Zion è ora compatibile con Opera. Il browser integra un portafoglio digitale che consente di effettuare acquisti online con criptovalute. Inizialmente sono supportati solo pagamenti in Ethereum, ma nei prossimi mesi verranno aggiunti anche Bitcoin e Litecoin. HTC ha inoltre incrementato il numero di Dapps disponibili sullo store dedicato.

Una di esse è Numbers, sviluppata da una startup taiwanese, che permette agli utenti di vendere i propri dati alle aziende. L’app registra varie attività giornaliere, come il sonno, le passeggiate e la guida. I dati potrebbero essere utilizzati per ottenere sconti sulle assicurazioni. Oltre che in criptovalute, Exodus 1 può essere acquistato con soldi reali. Il prezzo dello smartphone è 749,00 euro.

Il prossimo step è trasformare Exodus 1 in un nodo della blockchain, semplificando così lo scambio di criptovalute tra gli utenti. Ciò dovrebbe avvenire nel secondo semestre.

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