Da un grande successo derivano grandi responsabilità: pare che i creatori di TikTok non siano riusciti a capirlo in tempo. L’app è stata multata dalla Federal Trade Commission (FTC) per un totale di 5,7 milioni di dollari. TikTok negli ultimi mesi ha visto una crescita esponenziale, ha superato infatti il miliardo di download: prima era conosciuta col nome di Musical.ly, ora è proprietà della società cinese ByteDance,
Secondo la FTC il social media ha illegalmente collezionato i dati di bambini al di sotto dei 13 anni, tutto questo senza lo specifico consenso dei genitori. “Gli operatori di Musical.ly, ora noto come TikTok, sapevano che i bambini stavano usando l’app ma non si sono prodigati a cercare il consenso dei genitori prima di raccogliere nomi, indirizzi e-mail e altre informazioni personali da utenti di età inferiore a 13 anni” si legge in una dichiarazione del capo di FTC, Joe Simons.
TikTok Tips: chat ONLY with the people you know ? pic.twitter.com/MLKhYzAkxR
— TikTok (@tiktok_us) February 27, 2019
Oltre a tutto questo, FTC dice che Musical.ly chiedeva diverse informazioni al momento della registrazione, come ad esempio l’indirizzo e-mail, il nome, il cognome, numero di telefono e addirittura una piccola biografia. Questi dati erano pubblici di default, anche se in un secondo momento gli utenti potevano modificarli per renderli privati. Tutti gli utenti sono stati in grado di vedere queste informazioni, inoltre i bambini potevano essere contattati con messaggi privati, anche se avevano impostato il profilo privato.
Dopo la multa di FTC è arrivata anche la risposta di TikTok, che dice di star lavorando proprio con la Federal Trade Commission per implementare nuove misure per la protezione della privacy dei più piccoli. La compagnia ha annunciato quindi un “ambiente separato” che include diverse protezioni alla privacy dei minori.
“A partire da oggi, questa esperienza aggiuntiva ci consentirà di dividere gli utenti in ambienti TikTok adatti all’età, in linea con la guida FTC per app di pubblico misto“, si legge in un comunicato stampa della società. “Il nuovo ambiente per gli utenti più giovani non consente la condivisione di informazioni personali e pone vaste limitazioni sul contenuto e sull’interazione dell’utente“.