Steven Spielberg non ha gradito la partecipazione di Netflix agli ultimi Oscar, coronata da diversi riconoscimenti per “Roma”, l’acclamata pellicola di Alfonso Cuarón. Secondo il regista statunitense, i servizi di streaming non dovrebbero essere ammessi alle premiazioni cinematografiche internazionali, inclusa quella dell’Academy. E mentre pare sia intenzionato a organizzare una campagna, arriva la risposta della piattaforma di streaming.
Le valutazioni del regista sulla piattaforma Netflix sono giunte nel corso dello scorso weekend, quando un portavoce ha rilasciato una breve nota a Indiewire. Secondo quanto reso noto, Spielberg ritiene che l’esperienza di visione al cinema non sia paragonabile a quella domestica e, per questa ragione, le piattaforme di streaming dovrebbero essere escluse dalle premiazioni internazionali.
Steven crede fermamente alla differenza tra lo streaming e l’esperienza nelle sale. Sarà felici se altri lo seguiranno quando la sua campagna verrà portata al meeting dell’Academy Board of Governors.
Il colosso dello streaming, forte proprio del successo di “Roma” e della critica praticamente unanime sulla qualità della pellicola di Cuarón, non ha però voluto lasciare cadere queste dichiarazioni. In un breve intervento pubblicato questa mattina sulla piattaforma Twitter, l’azienda ha ribadito la propria dedizione per il cinema e la possibilità possano coesistere modelli diversi di distribuzione.
Amiamo il cinema. Ecco altre cose che amiamo:
– l’accesso per le persone che non sempre possono permettersi una sala, o abitano in città che ne sono prive;
– permettere a tutti, e ovunque, di approfittare contemporaneamente di nuove uscite;
– fornire ai registi nuovi modi per condividere arte.
Queste cose non si escludono l’un l’altra.
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Sui social network vi è stata un’accesa reazione alle opinioni del regista, con la contrapposizione di utenti a favore della sua iniziativa e altri, invece, contrari. In linea generale, la maggior parte degli utenti concorda sul fatto che l’esperienza in sala non possa essere paragonata a quella in salotto, allo stesso tempo lo streaming permette di raggiungere un numero più elevato di persone o, ancora, diffondere lungometraggi che al cinema potrebbero non ricevere la giusta visibilità, per ragioni prettamente economiche.