Google Immagini, annunci per lo shopping online

Google Immagini sta testando una funzione che permette agli inserzionisti di indirizzare gli acquirenti ai propri prodotti.
Google Immagini, annunci per lo shopping online
Google Immagini sta testando una funzione che permette agli inserzionisti di indirizzare gli acquirenti ai propri prodotti.

Instagram e Snapchat insegnano che il feedback visivo è importantissimo per gli utenti che desiderano acquistare un prodotto: così, le immagini sono sempre più utilizzate per pubblicizzarlo e venderlo. Google Immagini sta quindi aggiungendo un nuovo modello di annunci per lo shopping che consente ai marchi di sovrapporre etichette e cartellini dei prezzi su risultati di immagini sponsorizzate.

Con gli annunci sponsorizzati in Google Immagini, gli inserzionisti possono indirizzare gli acquirenti ai propri prodotti. Un’etichetta accanto al prodotto includerà il nome, il prezzo e altri qualificatori. È possibile contrassegnare più elementi all’interno di un’immagine sponsorizzata, ma gli utenti possono fare click su un’icona blu nell’angolo in basso a destra per nascondere i dettagli e visualizzare la foto pulita.

Google sta attualmente testando la funzionalità “su una piccola percentuale di traffico con alcuni rivenditori selezionati”, ma è limitata alle categorie “idee per l’home office”, “piastrelle doccia” o “arte astratta”. Altri prodotti saranno disponibili nei prossimi mesi. Supponiamo che un acquirente sia alla ricerca di idee per l’arredamento del proprio ufficio e va su Google Immagini per studiare in che modo organizzare la sua stanza: può scorrere le immagini, posizionare il mouse su qualsiasi annuncio sponsorizzato con il cartellino del prezzo e vedere gli articoli in vendita sullo scatto scelto – insieme al costo, al marchio e ad altri dettagli.

Secondo il colosso della ricerca, il 50% degli utenti che fanno shopping online consulta le immagini prima di effettuare un acquisto. Intanto BigG potrebbe essere ancora al lavoro su Dragonfly, il motore di ricerca censurato per la Cina, il cui sviluppo – perlomeno secondo quanto dichiarato dal CEO dell’azienda – era stato interrotto alla fine dello scorso anno.

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