Anche la Russia vuole la Luna. Dopo il rinnovato interesse degli Stati Uniti di Donald Trump, che progetta un satellite lunare entro il 2028, è proprio la Russia a dichiarare la volontà di costruire una base lunare di ricerca internazionale. Oltre a questi due grandi player in campo c’è già la Cina, che negli scorsi mesi ha stupito tutti inviando la sua sonda sul lato nascosto della Luna. In tutto questo anche L’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, sta studiando la possibilità di preparare una missione scientifica entro il 2025, con lo scopo di estrarre risorse dalla Luna come la regolite.
A confermare queste le intenzioni russe alla stampa è stato Dmitry Rogozin, il capo di Roscosmos, l’Agenzia spaziale russa. Ha parlato della costruzione di una base abitabile sulla Luna, questo è l’obiettivo che si vuole raggiungere. Prima però dovranno essere inviati diversi satelliti ausiliari che aiuteranno nella futura navigazione, oltre al rilevamento delle posizioni.
Un progetto molto ambizioso di Roscosmos e dall’Accademia Russa delle Scienze. C’è però anche una collaborazione stretta con la NASA, che sta lavorando a Deep Space Gateway. Le parole di Rogozin sono state molto chiare:
Il nostro obiettivo principale non è l’orbita lunare o il progetto Deep Space Gateway: siamo focalizzati sulla costruzione di una base lunare internazionale di ricerca. Tutti i nostri calcoli ingegneristici sono correlati a questo: stiamo calcolando la potenza del nostro razzo super-pesante in modo che possa portare almeno 27 tonnellate di carico in orbita lunare e sulla superficie. Siamo interessati ad avere un modulo di aggancio adattato alla nostra astronave nell’orbita lunare. Abbiamo bisogno di dispiegare diversi satelliti nell’orbita lunare per aiutare il rilevamento e la navigazione lunari. Stiamo interagendo attivamente con gli Stati Uniti in queste aree.