A distanza di circa un anno dalla presentazione dello Huawei P20 Pro, il produttore cinese ha svelato il nuovo top di gamma P30 Pro. Le tre fotocamere posteriori (quattro considerando anche il sensore ToF) offrono numerose novità rispetto al suo predecessore e al più recente Mate 20 Pro. In base ai test effettuati dagli esperti dei DxOMark Image Labs, il P30 Pro è il migliore “camera phone” disponibile sul mercato.
La fotocamera posteriore principale ha un sensore quad RYYB da 40 megapixel che produce foto da 10 megapixel, abbinato ad un obiettivo con apertura f/1.6, lunghezza focale equivalente di 27 millimetri e stabilizzatore ottico. La seconda fotocamera ha un sensore da 20 megapixel, abbinato ad un obiettivo grandangolare con apertura f/2.2 e lunghezza focale equivalente di 16 millimetri. La terza fotocamera ha un sensore da 8 megapixel, abbinato ad un teleobiettivo con apertura f/3.4, lunghezza focale equivalente di 125 millimetri e zoom ottico 5x.
Un teleobiettivo tradizionale può raggiungere un ingrandimento massimo di 3x, considerato lo spessore dello smartphone. Huawei ha quindi utilizzato un sistema a periscopio con sensore e lenti ruotati di 90 gradi. Fino allo zoom 2x viene usata solo la fotocamera principale. Tra zoom 3x e 5x l’immagine viene catturata sia dalla fotocamera principale che dal teleobiettivo. Con un fattore di zoom 5x entra in gioco solo il teleobiettivo. Combinando zoom ottico ed elaborazione digitale si ottiene uno zoom ibrido 10x.
Al termine dei test, lo Huawei P30 Pro ha ottenuto un punteggio di 112 (119 per foto e 97 per video), posizionandosi in vetta alla classifica DxOMark, davanti ad altri due smartphone del produttore cinese (P20 Pro e Mate 20 Pro). Il P30 Pro permette di scattare foto eccellenti in qualsiasi condizione di illuminazione con prestazioni superiori a molte fotocamere compatte e simili a quelle delle DSLR più economiche.