Il presidente di Sony, Kazuo Hirai, che ha guidato l’azienda attraverso varie tempeste negli ultimi anni, lascerà la guida del gruppo dal prossimo 18 giugno. Lo ha annunciato lui stesso, ricordando i risultati raggiunti nel periodo da amministratore delegato.
Come soprannominato dagli addetti ai lavori, “Kaz” è stato nominato CEO e presidente di Sony nel 2012, poco dopo che la compagnia aveva perso circa 6,4 miliardi di dollari in entrate nel 2011. Riuscendo a ridurre i costi e a focalizzare il grosso del lavoro sul settore fotografico, Hirai ha riportato in positivo le quote della società, con una redditività di 6,7 miliardi di dollari a fine 2017. Ad aprile del 2018, i presidente aveva lasciato il ruolo di CEO a Kenichiro Yoshida, continuando però a guidare le strategie globali del gruppo.
Da quando ho passato il testimone a Yoshida-san lo scorso aprile, in qualità di chairman di Sony ho avuto l’opportunità di assicurare una transizione fluida e di fornire supporto alla gestione – ha dichiarato Hirai in una nota – Sono fiducioso che tutti siano pienamente allineati con la forte leadership attuale e pronti a costruire un futuro ancora più luminoso per Sony. Come tale, ho deciso di lasciare la compagnia, che ha fatto parte della mia vita negli ultimi 35 anni. Desidero esprimere la mia più sentita gratitudine a tutti i nostri dipendenti che mi hanno sostenuto durante questo viaggio.
Hirai lascerà la poltrona di presidente il 18 giugno, pur continuando a svolgere il compito di senior advisor. Da parte sua, Kirai è stato con Sony per 35 anni, iniziando nella divisione musica e alla fine dirigendo il settore dei giochi. Ha sostituito Howard Stringer come amministratore delegato nel 2012, durante un periodo in cui le vicende finanziarie erano in gran parte disastrose. Dal lancio della PS4 le cose sono andate meglio, anche per merito del chairman. Da allora, la compagnia ha anche lanciato la sua prima fotocamera mirrorless full-frame, l’Alpha A7 che, insieme al business dei sensori di imaging, le hanno permesso di ottenere un nuovo successo nel settore, pari a quello del decennio scorso.
Se c’è una divisione ancora in crisi è quella degli smartphone. Qui Kaz non è riuscito a fare miracoli ed è probabile che prima o poi il segmento mobile lasci il passo per una migliore ottimizzazione degli sforzi sul core business aziendale, sempre più verso TV, fotografia e videogame.