Sempre più fornitori Apple hanno deciso di affidarsi a fonti energetiche al 100% rinnovabili, accontentando così le richieste del gruppo di Cupertino. È quanto comunica la stessa società californiana, nel sottolineare come oggi i fornitori completamente rinnovabili siano 44, di cui anche alcuni famosi: è il caso del chipmaker TSMC e di Foxconn.
Apple già da tempo conduce tutte le proprie operazioni approfittando di energia pulita e al 100% rinnovabile, anche per l’alimentazione dei data-center. Di recente, la società ha avviato un programma per convincere e aiutare i fornitori a fare altrettanto, in un’ottica di minore impatto ambientale per la produzione di dispositivi come iPhone, iPad, Apple Watch, Mac e molti altri.
Tra i nuovi partner che hanno deciso di sposare le energie al 100% rinnovabili, emergono Corning per la fornitura di vetri, Finisar per i moduli di Dace ID, TSMC per i processori della serie A, Quanta Computer per Apple Watch, Luxshare per AirPods e, infine, Foxconn, Pegatron e Wistron per iPhone. Proseguendo di questo passo, entro il 2020 tutta l’universo di aziende collegate a Cupertino saranno in grado di aggiungere un totale di 5 gigawatt rinnovabile, battendo quindi il precedente obiettivo di quattro.
Sempre sul fronte ambientale, così come riferisce MacRumors, Apple ha destinato 2.5 miliardi di dollari in bond verdi, il più grande investimento in questa direzione da parte di una società statunitense. Ancora, il gruppo ha avviato 40 iniziative ambientali in tutto il mondo, sia per il proprio stesso approvvigionamento energetico che per il miglioramento delle comunità locali. Tra i vari progetti approvati, l’installazione di tetti solari in Giappone, sistemi di raccolta dell’acqua in Oregon, il riciclo dell’alluminio per prodotti come Mac Mini e MacBook Air, nonché molto altro ancora. Negli scorsi anni, inoltre, l’azienda ha avviato piani per l’utilizzo di packaging sostenibile per i propri prodotti, con precisi interventi di riciclo e riforestazione.