Per Cassa Depositi e Prestiti la priorità è arrivare alla rete unica e solo dopo parlare di governance. Queste informazioni giungono da Il Sole 24 Ore che spiega l’idea della Cassa Depositi e Prestiti sul futuro di TIM e di Open Fiber. Per arrivare alla rete unica, però, la strada da seguire non sarebbe quella dello scorporo della rete di TIM. Il progetto, in realtà, è ancora in piedi ed è nelle mani dell’AGCOM ma gli ambienti istituzionali lo riterrebbero oggi solo una complicazione in più.
In tema di rete unica sono state valutate altre opzioni come quella di portare Open Fiber dentro Flash Fiber, una joint venture tra TIM e Fastweb, nata per promuovere la realizzazione delle infrastrutture a banda ultralarga su fibra ottica. Una strada, però, debole e che non giustificherebbe gli importanti investimenti di Cassa Depositi e Prestiti in Telecom Italia. Dunque, se lo scorporo della rete non è più una strada valida per arrivare alla rete unica e un allargamento dell’operazione Flash Fiber non va bene, l’unica soluzione sarebbe quella di far confluire Open Fiber all’interno di Telecom Italia.
Un’operazione complessa che vedrebbe rafforzare il peso di Cassa Depositi e Prestiti all’interno di Telecom italia visto che è anche azionista di Open Fiber. Ovviamente, trattasi di uno scenario potenzialmente possibile ma ancora molto lontano da realizzarsi anche perché nel frattempo continua il confronto Vivendi – Elliott all’interno del consiglio di amministrazione della società di telecomunicazioni.
Quello che appare evidente, comunque, è che prima o poi dovrà essere presa una decisione in merito al futuro della rete di TIM che con buona probabilità coinciderà in qualche modo con quello di Open Fiber. Cassa Depositi e Prestiti sta dunque lavorando affinché si arrivi ad una rete unica.