Apple e Qualcomm non hanno rivelato l’entità dell’accordo economico che ha portato le due aziende, pochi giorni fa, ad annunciare pubblicamente la fine delle loro contrapposizioni. Eppure giungono dagli Stati Uniti le prime indiscrezioni: secondo quanto riferito da Timothy Arcuri, analista di UBS, il gruppo di Cupertino potrebbe aver pagato dai 5 ai 6 miliardi di dollari al ritrovato partner.
L’accordo tra Apple e Qualcomm prevede la chiusura di ogni causa a livello mondiale, nonché una partnership per la fornitura di chip per sei anni, con altri due come opzione di rinnovo. Secondo Arcuri, per raggiungere questo obiettivo la mela morsicata potrebbe aver speso dai 5 ai sei miliardi di dollari, più un singolo compenso per ogni device prodotto. Per le royalties di Qualcomm, infatti, Cupertino potrebbe aver accettato una somma di 8 oppure 9 dollari per ogni iPhone assemblato.
Se le informazioni riferite dovessero trovare conferma, si tratterebbe di un aumento sensibile dei costi per Apple: in precedenza, infatti, la società ha speso 7.50 dollari in royalties per singolo device. L’indiscrezione, di conseguenza, sembra sottolineare come il gruppo di Cupertino possa essersi trovato senza alternative, dopo l’addio di Intel allo sviluppo di chipset 5G e nessun altro partner disponibile che potesse garantire la medesima qualità di Qualcomm.
Come già noto, Qualcomm potrebbe occuparsi della fornitura di chip 5G per i futuri iPhone, a partire dall’edizione che verrà presentata nel 2020. Per gli smartphone che verranno lanciati a settembre, al momento ribattezzati come iPhone XI, la società di Apple Park non avrebbe tempo di introdurre un modem abilitato alle nuove reti, poiché la fase di sviluppo e assemblaggio dei device sarebbe già molto avanzata. Non resta che attendere, di conseguenza, eventuali annunci da parte delle due società.