Continuano i report mensili della Commissione europea, che tiene le grandi piattaforme online come Google, Facebook e Twitter sotto la lente di ingrandimento. L’Europa ha infatti chiesto uno sforzo maggiore ai colossi del web per contrastare la dilagante disinformazione e fake news sulle piattaforme online. Per questo lo scorso ottobre le tre realtà hanno firmato un codice di condotta.
Il risultato del mese di marzo è migliore rispetto al passato, ma c’è ancora molto da fare secondo la Commissione. Nel report si legge che il problema principale è che non è consentito a terze parti di verificare la veridicità di ciò che circola online: si occupano di tutto le stesse piattaforme, cioè Google, Facebook e Twitter. Ecco cosa dice la Commissione:
Apprezziamo gli sforzi compiuti da Facebook, Google e Twitter per aumentare la trasparenza in vista delle elezioni europee e siamo lieti che le tre piattaforme abbiano intrapreso ulteriori azioni per adempiere ai loro impegni ai sensi del Codice.
Tutte le piattaforme hanno iniziato a etichettare gli annunci politici. In particolare, Facebook e Twitter hanno reso accessibili pubblicamente le librerie pubblicitarie, mentre la libreria di Google è entrata in una fase di test. Ciò fornisce al pubblico maggiore trasparenza riguardo agli annunci politici.
Vengono però sottolineate anche le mancanze, proprio riguardo l’importanza della verifica da parte di terze parti:
Tuttavia ulteriori miglioramenti tecnici, condivisione di metodologie e set di dati riguardo gli account falsi sono necessari ad esperti di terze parti, fact-checker e ricercatori per consentire di effettuare una valutazione indipendente. Allo stesso tempo, è deplorevole che Google e Twitter non abbiano ancora segnalato ulteriori progressi in merito alla trasparenza della pubblicità basata sui temi caldi, vale a dire questioni oggetto di importanti dibattiti durante le elezioni
Siamo lieti di vedere che la collaborazione ai sensi del Codice di condotta ha incoraggiato Facebook, Google e Twitter a intraprendere ulteriori azioni per garantire l’integrità dei loro servizi e combattere bot e account falsi.
Le azioni volontarie adottate dalle piattaforme sono un passo avanti per sostenere elezioni trasparenti e inclusive e proteggere meglio i nostri processi democratici dalla manipolazione, ma molto resta ancora da fare. Attendiamo con impazienza le prossime relazioni di aprile che mostrano ulteriori progressi in vista delle elezioni europee.
Sono comunque riportati anche i risultati positivi, ad esempio Facebook ha disabilitato diversi account fasulli e reti irregolari provenienti dalla Macedonia, Russia e Kosovo, mentre Twitter h cambiato politica per gli annunci pubblicitari. Non resta che attendere il prossimo report, ormai manca un mese alle elezioni europee, mentre a fine anno arriverà un bilancio complessivo.