Alla fine i Pixel 3a e Pixel 3a XL sono arrivati e, come anticipato da una serie di indiscrezioni nel corso delle recente settimane, non sono altro che la versione al ribasso della generazionale dei Pixel 3 attuale. In realtà, da questa i due telefoni riprendono molte delle caratteristiche, tra tutte la dotazione fotografica, con il sensore singolo sul retro da 12 megapixel. A dare beneficio ad una lente mono è, ancora una volta, il sistema di ottimizzazione dato dagli algoritmi di compressione avanzati, che avevano già posto i Pixel 3 e 3 XL ai vertici dei migliori camerafonini al mondo, come spesso ribadito da DxOMark.
Ovviamente, non tutto può essere specchio della famiglia 3 e della variante XL. A partire dall’hardware, che per 3a e 3a XL poggia su un processore Snapdragon 670 accoppiato a 4 GB di RAM e 64 GB di storage, ancora una volta senza possibilità di estendere la memoria. Tornando alle capacità fotografiche, manca la funzionalità di scatto selfie di gruppo e, soprattutto, la ricarica wireless, forse una delle pecche maggiori per un telefonino che, seppur a buon prezzo, è comunque figlio di questo 2019 in cui lo standard Qi la fa praticamente da padrone ovunque.
C’è però un gradito ritorno ed è quello del jack per le cuffie, che sottende i due speaker stereo. Assente la resistenza agli schizzi d’acqua mentre, per fortuna, c’è la protezione dei dati tramite il chip Titan M, che aveva fatto il suo debutto proprio sui Pixel 3 e Pixel 3 XL. Menzione particolare per il display, che su Pixel 3a è di 5,6 pollici FHD+ Oled mentre su XL siamo a 6 pollici FHD+ Oled. Non vi è tacca, proprio come su Google Pixel 3.
Stessa fotocamera
Punto centrale dei 3a e 3a XL è la fotocamera e in modo particolare la modalità di scatto con scarsa illuminazione. Questa funziona basandosi ancora sul software per catturare foto luminose e dettagliate in condizioni di poca luce. Foto notturna sfrutta le tecniche computazionali e di apprendimento automatico per adattare in maniera autonoma l’ingresso di luce nell’obiettivo, con l’app fotocamera che consiglia direttamente l’uso della funzione da attivare tramite semplice click al fianco del mirino. Altra novità è Cogli l’attimo, che consente di scattare una foto con un semplice sorriso o mimando un bacio. Basterà aprire la fotocamera del Pixel e, sul lato destro del selettore di modalità, selezionare “Altro” e quindi “Photobooth”. Dopo aver premuto il pulsante, il telefono riconosce i sorrisi, i baci e le facce divertenti per acquisire automaticamente le foto. Con Scatto migliore invece vengono acquisite immagini aggiuntive ogni volta che si scatta una foto e poi lo smartphone utilizza l’apprendimento automatico per suggerire le migliori, come mostra Google, magari quelle cui le persone sorridono con gli occhi aperti e non chiusi. Lo strumento rileva anche la sfocatura, lo sguardo e la messa a fuoco, per consigliare gli scatti e salvarli in HDR+ con risoluzione più elevata.
Gli angoli attivi
Come sulla famiglia 2018, Active Edge permette di tenere premuti gli angoli e avviare velocemente l’Assistente Google mentre qui, prima che sui Pixel 3, Google ha pensato di introdurre una novità assoluta nell’app di navigazione Maps. Si tratta della possibilità di avere una preview del percorso tramite la realtà aumentate, un tool visto in precedenza in versione beta. In questo modo, quando si aprono le mappe, si ottengono le direzioni in overlay sull’ambiente circostante, ripreso con la fotocamera. Disponibile solo negli Stati Uniti Call Screen, con cui quando si riceve una telefonata da un numero sconosciuto, Google invia al chiamante un messaggio con cui chiede maggiori informazioni che, se inviate, verranno visualizzate sullo schermo del ricevente in tempo reale. Vedremo presto anche Duplex in maniera definitiva sui Pixel? Speriamo di si. I prezzi sono i seguenti: 399 euro per il Pixel 3a, 479 euro per i Pixel 3a XL.