Vodafone ha avviato con Open Fiber la sperimentazione dei collegamenti in fibra ottica in tutti i 4 comuni che fanno parte delle regioni coinvolte nei bandi Infratel per portare la banda ultralarga nelle aree bianche del Paese. Per aree bianche si intendono quelle zone del Paese che sono prive di reti ultrabroadband. Open Fiber, infatti, sta realizzando un’infrastruttura in fibra ottica anche in questi territori poco popolati per ridurre il problema del digital divide. Questa sperimentazione è partita all’interno dei comuni di Fino Mornasco (CO), Campagnano di Roma (RM), Anguillara (RM) e S. Giovanni La Punta (CT).
L’infrastruttura che Open Fiber sta utilizzando e su cui si appoggerà Vodafone è del tipo FTTH (Fiber To The Home). Questo significa che la fibra ottica arriva sin dentro le abitazioni. L’uso di una soluzione FTTH (Fiber To The Home) permette di offrire una qualità migliore della linea, una maggiore affidabilità e stabilità e soprattutto velocità sino a 1 Gbps. L’FTTH di Open Fiber è infatti contraddistinta dal bollino verde dell’AGCOM, perché questa tipologia di rete assicura le connessioni più veloci disponibili sul mercato.
I clienti Vodafone di questi comuni oggetto della sperimentazione, che già utilizzano una connessione ADSL, potranno testare, per alcuni mesi e gratuitamente, tutta la potenza della fibra ottica a 1 Gbps che abilita nuovi servizi, dalla realtà virtuale alla telemedicina, e rende più veloci e performanti servizi come lo streaming video in UHD, i videogames più innovativi, il download di file di grandi dimensioni e l’utilizzo di strumenti di Cloud per l’archiviazione di foto, video e documenti.