Apple Card, la carta di credito virtuale di Apple in arrivo negli Stati Uniti in estate, potrebbe non essere un’idea recente dalle parti di Cupertino. Il servizio, infatti, vede delle fondamenta ben radicate nella storia del gruppo: Steve Jobs ci aveva già pensato nel lontano 2004. È quanto rendere noto Ken Segall, in passato creative director per Apple, in una pubblicazione online.
Come già noto, Apple Card è il servizio che permette di gestire tutte le proprie spese tramite smartphone, approfittando anche di un sistema di cashback immediato e di una tessera fisica in titanio, quest’ultima da impiegare in quei negozi che ancora non accettano pagamenti digitali. Secondo quanto riferito da Segall, già nel 2004 Steve Jobs avrebbe voluto lanciare un servizio analogo, associandolo a iTunes.
Nei progetti di Jobs, l’intenzione di lanciare una Apple Card associata all’universo iPod e a iTunes. Disponibile solo in modalità fisica, poiché ai tempi non risultavano ancora abilitati i pagamenti digitali tramite NFC, la carta di credito avrebbe permesso agli utilizzatori di accumulare degli “iPoints”, da impiegare poi per il download gratuito di musica dallo store di Cupertino.
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Il progetto pare fosse in una fase già avanzata di sviluppo, tanto da essere pronta anche l’intera campagna pubblicitaria – “Buy balloons, get Zeppelin”, “Buy lipstick, get Kiss” – ma il progetto fallì per il mancato accordo con alcuni partner.
L’impianto dell’odierna Apple Card non è molto differente: per ogni acquisto effettuato con Apple Pay, infatti, gli utenti ottengono un cashback immediato del 2%, percentuale che sale al 3% sull’hardware Apple e scende dell’1% se si usa la tessera fisica. Durante la presentazione del servizio, Tim Cook non ha fatto menzione della precedente idea di Steve Jobs, tuttavia è evidente come l’attuale società di Cupertino si sia molto ispirata a quel primo progetto.