Huawei ha posticipato a data da destinarsi il lancio di un nuovo MateBook che doveva essere annunciato questa settimana al CES Asia 2019 di Shanghai. Il notebook potrebbe essere il primo prodotto dell’azienda cinese cancellato in seguito al ban imposto dall’amministrazione Trump.
Le aziende statunitensi sono obbligate a rispettare l’ordine esecutivo firmato dal Presidente degli Stati Uniti a metà maggio. Non possono quindi sottoscrivere accordi con Huawei, in quanto il produttore cinese è stato inserito nella Entity List dal Dipartimento del Commercio. Il ban potrebbe avere gravi conseguenze per le vendite di smartphone Android, se Google non rilascerà la licenza per i futuri modelli.
Lo stesso potrebbe accadere per i notebook di fascia media e alta della serie MateBook. Microsoft ha già rimosso i prodotti dal suo store. Il CEO Richard Yu ha confermato che Huawei non può consegnare i notebook finché rimane nella black list. Quasi certamente ciò è dovuto all’impossibilità di utilizzare processori Intel e il sistema operativo Windows 10 di Microsoft. I nuovi MateBook 14 e MateBook X Pro, annunciati al Mobile World Congress 2019 di Barcellona, non sono ancora arrivati sul mercato.
Per quanto riguarda gli smartphone, il produttore cinese ha già avviato lo sviluppo di un sistema operativo alternativo ad Android, il cui debutto è previsto per agosto o settembre. I MateBook rischiano invece di scomparire dal catalogo, in quanto Windows non è basato su codice open source. Huawei potrebbe installare Linux o Chromium OS, rinunciando però a qualsiasi ambizione di diventare il primo produttore mondiale di PC.