Apple non approva i dazi che l’amministrazione Trump vorrebbe imporre sui commerci con la Cina. La società di Cupertino ha deciso di scendere in campo per dissuadere il Presidente degli Stati Uniti dall’intraprendere questa strada, poiché potrebbe avere effetti diretti sulla stessa economia statunitense: oltre a costi più elevati per i device, potrebbero calare gli investimenti a stelle e strisce.
Così come già noto, Donald Trump vorrebbe imporre una tassa sull’importazione di prodotti dalla Cina, del 25% sul valore dei prodotti. In una lettera inviata da Apple a Robert Lighthizer, rappresentante dell’United States Trade, la società di Cupertino ha specificato come una simile scelta potrebbe avere effetti devastanti sull’economia statunitense, tanto da alterare i prezzi dei device più diffusi e ridurre gli investimenti a stelle e strisce.
La lettera, inoltrata il 17 giugno, comprende una lista di prodotti targati mela morsicata la cui produzione, oppure i prezzi di listino, potrebbe essere alterata a causa dei dazi. Fra questi iPhone, iPad, Mac, AirPods e Apple TV, ma anche componenti come le batterie, le parti di ricambio vendute negli USA, gli accessori e le tastiere.
Non ultimo, il gruppo di Apple Park sottolinea come l’imposizione di eventuali tassazioni sull’import potrebbe influire sugli importanti investimenti che l’azienda ha promesso agli Stati Uniti, con 350 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni:
Apple è una compagnia orgogliosamente statunitense e uno dei più grandi creatori di posti di lavoro negli USA. Siamo responsabili di oltre 2 milioni di posti in tutti i 500 stati, inclusi i diretti dipendenti di Apple, i lavoratori presso i partner di produzione e del retail e degli americani che guadagnano tramite la nostra fiorente e sempre in crescita economia delle app. Nel 2018, dopo l’approvazione della riforma delle tasse negli Stati Uniti, abbiamo annunciato l’intenzione di investire nell’economia statunitense con un totale di 350 miliardi di dollari in 5 anni, siamo orgogliosi di annunciare di essere sulla strada giusta per raggiungere questo risultato. Stiamo aprendo diverse nuove sedi e aggiungendo nuovi lavori al nostro bacino di dipendenti statunitensi. […] L’imposizione di dazi potrebbe risultare in una riduzione del contributo economico di Apple agli Stati Uniti.
Al momento, la presidenza Trump non ha risposto alla missiva targata mela morsicata, tuttavia pare che il magnate e Tim Cook abbiano avuto un incontro la scorsa settimana.