AGCOM ha deciso di rivedere le multe inflitte a Wind Tre, TIM, Vodafone e Fastweb sul caso della fatturazione a 28 giorni dopo il pronunciamento del TAR del Lazio. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha quindi stabilito una nuova sanzione che nei fatti è la metà di quella erogata in precedenza.
In base alle delibere n. 219/19/CONS (Wind Tre), 220/19/CONS (Vodafone), 221/19/CONS (TIM) e 222/19/CONS (Fastweb), AGCOM ha deciso di erogare una sanzione di 580 mila euro. In precedenza, l’Autorità aveva sanzionato gli operatori coinvolti con una multa di 1.160.000 euro. Le compagnie telefoniche, però, decisero di fare ricorso al TAR. Lo scorso novembre, il TAR del Lazio decise di accettare parzialmente i ricorsi degli operatori. La sentenza, infatti, confermava l’obbligo del rimborso per la fatturazione a 28 giorni ma di fatto annullava la multa erogata dall’AGCOM in quanto la normativa vigente prevedeva un massimale di 580 mila euro. AGCOM, quindi, non poteva chiedere, come invece aveva fatto, di più.
A causa della decisione del TAR, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha modificato l’importo della sanzione, limitandosi ad erogare una multa rispettosa del massimale previsto per legge. Ciascuno degli operatori coinvolti dovrà quindi pagare una sanzione di questo importo.
Tutti i dettagli della decisione dell’AGCOM sono presenti all’interno del suo sito ufficiale in cui sono disponibili pubblicamente al download le delibere citate.
Da capire, adesso, se la vicenda della fatturazione a 28 giorni andrà verso una completa conclusione o se arriveranno ulteriori colpi di scena visto che sono pendenti ancora alcuni ricorsi.