Jonathan Ive ha lasciato Apple per fondare la sua società, LoveFrom, di cui il gruppo di Cupertino sarà il principale cliente. A pochi giorni dalla conferma ufficiale da parte dell’azienda californiana, però, emergono alcune indiscrezioni sulla stampa. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il designer si sarebbe dimostrato poco soddisfatto da alcune scelte prese da Apple negli ultimi tempi, tanto da assentarsi spesso dal lavoro. Né l’esperto britannico né la mela morsicata, tuttavia, hanno confermato o smentito questi rumor.
Secondo quanto riferito dalla testata a stelle e strisce, Jonathan Ive non avrebbe pienamente gradito la guida di Tim Cook, concentrato più sul fronte operativo di Apple che sul design dei prodotti. L’indiscrezione sarebbe stata comunicata da un ex membro del team di design del gruppo alla redazione del Wall Street Journal: a quanto pare, Steve Jobs avrebbe garantito un maggiore interesse all’estetica dei prodotti, tanto da visitare gli studi di progettazione con frequenza. Cook avrebbe invece interagito raramente con questo team, non è dato sapere se per disinteresse o per completa fiducia in Ive.
Tuttavia, il malessere di Ive non sembra essere ascrivibile a Cook: il CEO, infatti, ha pagato Ive più di qualsiasi altro dipendente Apple e ha permesso al designer delle libertà ad altri non concesse, come la possibilità di lavorare da casa. Ancora, la società avrebbe assecondato le necessità di Ive in un periodo complesso della sua vita, concomitante con il malessere del padre. Così spiega il dipendente:
La realtà è che ha sempre lavorato duramente, ma si è stancato.
La testata statunitense parla poi di un disaccordo su Apple Watch, lo smartwatch intelligente lanciato nella sua prima edizione in una versione luxury, con scocca in oro, dal prezzo di oltre 10.000 dollari. Sembra che Ive volesse davvero puntare sul mercato del lusso, tuttavia le vendite del costoso orologio sarebbero rimaste sotto le aspettative, tanto da spingere Apple a non ripeterne l’esperimento.
Nel 2015, così come già noto, Cook ha nominato Ive come Chief Designer Officer di Apple, per liberare il creativo dall’eccesso di responsabilità quotidiane e permettergli di lavorare anche da remoto, da San Francisco, dalle Hawaii oppure dal Regno Unito. Secondo il Wall Street Journal, questa possibilità avrebbe condotto Ive sempre più all’assenteismo: nel corso del 2017, durante la progettazione di iPhone X, il designer avrebbe saltato molte delle sessioni mensili programmate con il team del design software dello smartphone. Sempre stando all’ex dipendente, sarebbero quindi sorti dei dubbi fra i colleghi di lavoro:
Molti di noi hanno pensato: come siamo giunti a questo punto? Tutti percepivano che Jony se ne fosse andato, ma che fosse allo stesso tempo riluttante nel consegnare le redini ad altri.
Nel frattempo, tuttavia, Ive si è occupato nello sviluppo di Apple Park, un progetto che si è rivelato un sicuro successo.