Amazon mira allo Spazio e non ha proprio intenzione di perdere tempo: vuole infatti sbrigarsi a mettere in atto il suo piano per la distribuzione di satelliti per l’accesso a internet. L’azienda di Bezos ha infatti chiesto il permesso alla Commissione federale per le comunicazioni (abbreviato FCC) per lanciare 3236 satelliti come parte del Progetto Kuiper.
Non si accontenta dunque di essere il brand che vale di più al mondo, vuole anche avere una posizione dominante al di là dell’atmosfera terrestre. Una mossa, quella di Amazon, che mira a fare concorrenza ai satelliti Starlink di SpaceX, progettati per lo stesso scopo. Quelli di Amazon saranno posizionati in tre diverse fasce orbitali: il primo gruppo, composto da 784 satelliti, troverà posto a 590 chilometri dalla superficie della Terra; il secondo, che vanterà ben 1296 satelliti, a 610 chilometri; l’ultimo gruppo, con i rimanenti 1156, a 630 chilometri di altitudine.
La documentazione depositata ribadisce i piani della società di collegare “decine di milioni” di persone in tutto il mondo grazie alla rete, anche se ha voluto sottolineare di non poter garantire una copertura completa del Pianeta – per esempio, i suoi satelliti non forniranno l’accesso ad alcune zone dell’Alaska. L’obiettivo è quello di ottenere una connettività a bassa latenza e ad alta velocità a banda larga; inoltre, ciò porterebbe a una riduzione dei costi non indifferente.
I satelliti si deorbiterebbero in neanche 10 anni, indipendentemente dal fatto che siano ancora funzionanti o meno. Il colosso della tecnologia non ha specificato quando i satelliti saranno messi in orbita, ma dovrebbero volerci anni per la realizzazione di costellazioni satellitari come queste.
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