Dopo neanche un mese dalla presentazione Libra, la criptovaluta voluta da Facebook, è ancora al centro della bufera. Questa volta grossi dubbi arrivano da Jerome Powell, chairman della Federal Reserve americana, secondo cui i piani di Facebook per la criptovaluta non possono proseguire fino a quando la società non avrà chiarito alcuni punti punti purtroppo troppo oscuri.
Sono parole dure, anche perché la Federal Reserve è il più importante regolatore finanziario americano, che hanno subito impattato sul valore di Bitcoin (in negativo). Libra è attualmente osservata speciale di politici in tutto il mondo. Ecco cosa ha dichiarato Powell:
Mentre gli sponsor del progetto offrono la possibilità di benefici pubblici, incluso un migliore accesso finanziario ai consumatori, Libra solleva molte serie preoccupazioni riguardo la privacy, il riciclaggio di denaro, la protezione dei consumatori e la stabilità finanziaria. Queste sono preoccupazioni che dovrebbero essere affrontate in modo approfondito e pubblico, prima di procedere.
Inoltre a quanto pare le regole attuali male si adatterebbero alle valute digitali. Libra non si adatterebbe all’attuale schema normativo statunitense, quindi sarà analizzata per bene prima di incontrare i favori della Federal Reserve. Facebook nel frattempo ha anche risposto a questo duro commento: a farlo però è stato un portavoce del colosso social.
Facebook è d’accordo con il presidente sulla necessità di approfondimento e di discorso pubblico. Ecco perché insieme ai 27 fondatori della Libra Association abbiamo presentato il tutto con largo anticipo, per intraprendere un discorso costruttivo e ottenere feedback.
La Federal Reserve ha istituito un gruppo di lavoro, coordinato anche con altre banche centrali nel mondo, per seguire da vicino lo sviluppo di Libra: la potenziale adozione da parte di 2 miliardi di utenti potrebbe aprire a scenari con un impatto mai visto prima in caso di problemi.