I prossimi smartwatch potrebbero essere potenti quanto gli attuali smartphone, se le dicerie circa il lavoro di Qualcomm si concretizzeranno. Ci sono voci infatti che parlano della possibilità dell’uscita di uno Snapdragon Wear come mai visto ora, più performante di quelli in circolazione.
Secondo WinFuture, Qualcomm sta testando due nuove piattaforme di chip progettate per l’uso con i dispositivi Wear OS . Si tratta del WTP2700 e del WTP429W, ossia lo Snapdragon Wear 2700 e Snapdragon Wear 429W. In realtà, abbiamo già uno Snapdragon 429, con il WTP429W che sarà probabilmente un’evoluzione della piattaforma.
I nuovi chip saranno basati su un nodo di costruzione a 12 nanometri, avranno processore Cortex A53 di ARM e con supporto a 64 bit. Ciò li renderebbe aggiornamenti significativi rispetto allo Snapdragon Wear 3100; rilasciato l’anno scorso ma oramai vetusto con i suoi 28 nm e supporto a 32 bit.
Passare ai 12 nm dai 28 nm dovrebbe portare al prossimo Snapdragon Wear non solo maggiore potenza di elaborazione ma anche una migliore efficienza energetica, che si tradurrebbe in una più lunga durata della batteria. Se il chip dichiarato è davvero una versione modificata o evoluta dello Snapdragon 429, che può essere attualmente trovato negli smartphone di fascia media, allora le prestazioni potrebbero davvero raggiungere quelle di uno smartphone.
La mancanza di performance di Wear OS, se confrontato con l’Apple Watch, è senza dubbio uno dei motivi per cui gli smartwatch Android non hanno mai raggiunto un vero successo. Certo, Google ha bisogno di lavorare maggiormente sull’appeal del sistema operativo ma avere un chip più potente aiuterà di certo. Tutto ciò non avverrà prima del 2020, visto che stiamo parlando di processori che non sono stati nemmeno annunciati.