La nuova serie Galaxy Note 10 verrà presentata il 7 agosto durante l’evento Unpacked che Samsung ha organizzato a New York. Ovviamente la produzione degli smartphone è già iniziata, ma potrebbe subire qualche ritardo a causa della disputa in corso tra Corea del Sud e Giappone.
Dal 1910 al 1945 la Corea è stata una colonia del Giappone. Durante questo periodo migliaia di giovani coreani sono stati reclutati forzatamente per sostituire nelle miniere e nelle fabbriche i giovani giapponesi inviati in servizio militare. La Corte Suprema della Corea del Sud ha recentemente chiesto alle aziende giapponesi di pagare i coreani per il lavoro forzato svolto in quel periodo. Il Giappone ha quindi imposto sanzioni economiche alla Corea del Sud. In particolare sono stati stabiliti limiti all’esportazione di poliimmide fluorurata, fluoruro di idrogeno e resist, tre materiali utilizzati per la produzione di chip e display.
Dato che le aziende giapponesi hanno quasi il monopolio sulla produzione di queste sostanze chimiche, Samsung non può facilmente trovare fornitori alternativi. Il governo giapponese impiega fino a 90 giorni per rilasciare i permessi necessari all’esportazione, quindi la produzione dei Galaxy Note 10 potrebbe subire un ritardo. Secondo una fonte locale, Samsung ha già tagliato del 10% la produzione del chip Exynos 9825 che verrà integrato nelle unità vendute in molti paesi (lo Snapdragon 855+ verrà usato solo negli Stati Uniti e in Cina).
Per questo motivo la data di arrivo sul mercato potrebbe non essere comunicata al momento della presentazione. L’alternativa è distribuire la serie Galaxy Note 10 solo in alcuni mercati o in quantità ridotta. Alcuni dirigenti di Samsung hanno incontrato i rappresentanti delle aziende giapponesi per cercare di trovare una soluzione.