Per capire quanto lavoro c’è dietro l’ecosistema Google basta pensare a tutti gli aggiornamenti che vengono distribuiti per le varie applicazioni con cadenza regolare; o, meglio ancora, alle oltre 3200 modifiche apportate al suo sistema di ricerca soltanto l’anno scorso. Esatto, 3200: un numero davvero enorme.
Google ha affermato:
I nostri algoritmi di ricerca sono complesse equazioni matematiche che si basano su centinaia di variabili e, solo l’anno scorso, abbiamo apportato più di 3200 modifiche ai nostri sistemi di ricerca.
Nel 2010, la società ha portato apportato tra le 350 e le 400 modifiche, in media una al giorno o poco più. Stesso numero di cambiamenti nel 2009; è infatti negli anni più recenti che il gigante della tecnologia ha accelerato il passo. Ma di che tipo di modifiche si tratta? Hanno a che fare con il posizionamento oppure con l’interfaccia? In realtà entrambe le cose. Google infatti spiega:
Alcune di queste erano visibili all’utente in quanto lanci di nuove funzionalità, mentre molte altre erano update regolari per mantenere i risultati delle ricerche rilevanti. E alcune erano anche miglioramenti basati su problemi che abbiamo identificato, sia attraverso feedback che mediante le nostre valutazioni di qualità.
Per quanto riguarda il SEO, insomma, ci si può aspettare continuamente modifiche. La società ha cambiato la sua posizione nel corso degli anni e continua a pubblicare aggiornamenti algoritmici per migliorare sempre. I SEO non possono dunque restare a guardare e aspettarsi che i posizionamenti di oggi siano gli stessi di domani.
Intanto il colosso di Mountain View ha rinunciato ufficialmente a Dragonfly, il suo motore di ricerca censurato per la Cina, così come alle sue mire espansionistiche nel paese del Dragone.