Qualcomm sta affrontando una seconda possibile sanzione da parte delle autorità antitrust europee. La questione è sempre legata alla guerra dei prezzi con il dubbio che l’americana abbia adottato una politica molto aggressiva, vendendo sottocosto prodotti al fine di far risultare fuori mercato l’offerta della concorrente Icera, dal 2011 di proprietà di Nvidia.
Due persone che hanno familiarità con il caso avrebbero detto alla Reuters che Qualcomm potrebbe essere multata a giorni, al massimo entro la prossima settimana. La battaglia sui prezzi ha avuto luogo tra il 2009 e il 2011, secondo la Commissione europea, che nel 2015 aveva accusato Qualcomm di vendere i suoi chipset UMTS a due società, in modalità deprezzamento, nel tentativo di impedire a Icera, la startup britannica, di guadagnare un punto d’appoggio sul mercato. Icera era stata fondata dall’imprenditore Stan Boland nel 2002, e acquisita da Nvidia per 367 milioni di dollari nel maggio del 2011.
La Comunità Europea ha il potere di imporre penali alle aziende fino al 10% del loro fatturato globale. L’anno scorso, c’era stata la prima multa a Qualcomm, pari a 1,1 miliardi di dollari, per un accordo esclusivo con Apple, quasi obbligata a utilizzare solo i chip americani nei suoi dispositivi. Il regolatore ha detto che la tattica era intesa a impedire alle aziende concorrenti di diventare parte della catena di fornitura di modem per l’iPhone. Negli ultimi anni, Qualcomm ha anche dovuto affrontare altre sanzioni in Corea del Sud e a Taiwan. Negli Stati Uniti, la compagnia ha perso una battaglia legale a maggio, avanzata dalla Federal Trade Commission.
Nella sua sentenza, la corte distrettuale degli Stati Uniti, aveva affermato la violazione, da parte della società, delle norme antitrust, sfruttando il suo potere di monopolio per spingere le aziende a pagare eccessivamente le licenze sui brevetti. La corte ha anche ordinato a Qualcomm di rinegoziare i suoi accordi commerciali e di concedere in licenza una tecnologia brevettata ai concorrenti con termini ragionevoli. La società è stata anche invitata a non firmare accordi esclusivi con altri produttori di smartphone, che avrebbero bloccato l’acquisto di modem da altri fornitori.