Apple e TSMC potrebbero raggiungere l’obiettivo dei 5 nanometri con i processori A14, i chip che il gruppo di Cupertino potrebbe inserire nella generazione 2020 dei suoi iDevice. È quanto si apprende, seppur in via indiretta, da alcuni commenti di Lora Ho, CFO di TSMC, riportati da AppleInsider.
In un breve intervento per descrivere le previsioni di crescita di TSMC, azienda che da anni collabora con Apple e fornitore principale dei chipset per iPhone e iPad, Lora Ho ha parlato di una grande crescita in arrivo per la seconda parte del 2019, pronta a proseguire per tutto il 2020. Due saranno i fattori di traino principale: la produzione di componenti per strumenti 5G, come le stazioni base, ma anche e soprattutto processori con litografia a 5 nanometri.
Poiché sul fronte dei processori TSMC è fornitore unico di Apple, è più che evidente il riferimento alla prossima generazione di chipset targati mela morsicata. L’ormai imminente A13 dovrebbe rimanere a 7 nanometri, così come il suo predecessore A12 Bionic, mentre il successivo A14 sarà probabilmente a 5 nanometri. Questa soluzione potrebbe apparire sul mercato nel settembre del 2020, in occasione del tradizionale lancio dei nuovi iPhone, e sarà abbinato a una soluzione di connettività 5G fornita da Qualcomm.
Sempre in merito ai 5 nanometri, pare che gli impianti di TSMC siano già operativi con le fasi di test, per una produzione che dovrebbe raggiungere i suo picco massimo nella prima metà del 2020.
I nuovi chipset A13, attesi per settembre, dovrebbero garantire velocità di calcolo leggermente maggiori rispetto all’A12, performance grafiche migliorate e nuove feature per la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale. Gli A14, previsti il prossimo anno, potrebbero invece portare all’estremo queste capacità, il tutto riducendo ulteriormente il consumo energetico, dato il form factor più piccolo. Minore è l’approvvigionamento energetico necessario, maggiore è anche la durata delle batterie.