Lo scontro con il governo statunitense non ha avuto conseguente sul bilancio di Huawei relativo ai primi sei mesi dell’anno. Il ban imposto dall’amministrazione Trump a metà maggio non ha finora influito sulle vendite di smartphone, ma ciò potrebbe accadere nel secondo semestre. Se Huawei rimarrà nella Entity List sulla nuova serie Mate 30 non verrà installato Android.
Huawei ha venduto 59 milioni di smartphone nel primo e secondo trimestre per un totale di 118 milioni (inclusi i modelli Honor) con un incremento del 24% rispetto ai primi sei mesi del 2018. Senza il ban del governo statunitense probabilmente l’obiettivo di diventare il primo produttore mondiale sarebbe stato raggiunto entro fine 2019. L’azienda di Shenzhen ha invece ammesso che ciò non accadrà proprio a causa delle vendite inferiori previste nei prossimi mesi. Liang Hua, Presidente del consiglio di amministrazione, ha dichiarato che sono stati rilevati rallentamenti a partire dal 16 maggio e le conseguenze si vedranno nel secondo semestre.
Tutti gli smartphone annunciati prima di quella data possono usare Android, i Google Play Services e le GApps. L’elenco include quindi il Mate 20 X 5G e il Mate X. Liang Hua ha sottolineato che la presenza di Android sui futuri smartphone dipenderà dal governo degli Stati Uniti.
Al momento non è chiaro quale sistema operativo verrà installato sulla futura serie Mate 30, il cui debutto è atteso per il mese di ottobre. Huawei ha già avviato lo sviluppo del suo HongMeng OS, ma si tratta di una piattaforma per smart TV, IoT e veicoli a guida autonoma. Tutto sarà più chiaro dopo metà agosto, quando scadrà la licenza temporanea e il governo statunitense dovrà decidere se confermare o rimuovere il ban.