Google aveva comunicato le novità relative alla scelta del motore di ricerca e del browser su Android, necessarie per soddisfare le richieste della Commissione Europea. A partire dal 2020 verrà mostrato un nuovo “choice screen” con un elenco di provider stabilito in base ai risultati di un’asta.
All’apertura del Google Play Store vengono mostrate due schermate per la scelta del browser e del motore di ricerca alternativi a Chrome e Google Search. Dal prossimo anno cambierà leggermente il design delle schermate e, soprattutto, appariranno durante la procedura di setup iniziale (o dopo il ripristino di fabbrica) dei nuovi smartphone e tablet Android. Ciò vale solo in Europa e solo per i dispositivi con Chrome e Google Search preinstallati. Le alternative scelte dall’utente verranno scaricate dal Play Store, se non già presenti sul device.
La Commissione Europea non ha tuttavia specificato quali provider di ricerca mostrare nel choice screen, né in quale ordine. Google ha dunque scelto la soluzione migliore per il suo business. Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020 avrà luogo un’asta (diversa in ogni paese europeo) per stabilire i tre provider che verranno inseriti nell’elenco, insieme a Google Search. L’azienda di Mountain View comunicherà una base d’asta e i provider partecipanti dovranno specificare quale somma intendono pagare per ogni utente che li sceglie nell’elenco.
I tre provider che offriranno una cifra uguale o superiore al minimo verranno mostrati nella schermata in ordine casuale. I partecipanti devono rispettare requisiti minimi e ovviamente avere un’app sul Play Store. Google ritiene che l’asta è il metodo più equo per determinare i provider da includere nel choice screen, in quanto permette ai provider stessi di decidere quale valore attribuiscono alla schermata di scelta.