Apple riuscirà a compensare i dazi che Trump ha imposto sulle importazioni della Cina. È quanto comunica Ming-Chi Kuo, analista solitamente molto affidabile sul conto della mela morsicata, in una nota consegnata agli sviluppatori. Il gruppo di Cupertino, infatti, sarebbe in procinto di trasferire parte della produzione fuori dai confini cinesi, calmierando così i costi.
La notizia giunge dopo l’ennesima contrapposizione tra Apple e Trump, in merito alla tassazione aumentata voluta dalla sua amministrazione per i prodotti importati dalla Cina. Apple avrebbe infatti richiesto ufficialmente un’esenzione per le componenti di Mac Pro, domanda però rigettata dal Presidente degli Stati Uniti con un intervento su Twitter. Eppure non vi sarebbero significative preoccupazioni per la società californiana, così come rende noto Ming-Chi Kuo.
A quanto pare, Apple sarebbe pronta a trasferire parte della produzione altrove, in nazioni non soggette ai dazi, compensando così i device che importa negli Stati Uniti. Questo non significa che il gruppo abbandonerà la Cina, probabilmente i device prodotti sul suolo cinese saranno destinati dal gruppo di Cupertino al mercato internazionale.
Secondo Kuo, la linea iPhone sarebbe la più difficile da implementare lontano dalla Cina: i primi impianti degni di nota non dovrebbero essere pronti prima del 2020 inoltrato. Migliori le prospettive per iPad, poiché pare che già oggi il gruppo californiano sia in grado di coprire l’intero fabbisogno statunitense da impianti in nazioni non soggette ai dazi. Situazione analoga per le cuffie AirPods, la cui produzione in altre nazioni è già possibile, mentre i trasferimenti di Apple Watch e dei Mac sono previsti rispettivamente nel 2020 e nel 2021.
La differenziazione delle fonti d’approvvigionamento, per superare la dipendenza di Apple dalla Cina, avrà effetti positivi per il gruppo californiano. Innanzitutto, l’azienda potrà mantenere gli attuali costi di produzione, senza modifiche al proprio budget. Inoltre, poiché al momento non sussistono dazi al di fuori della Cine, non vi sarà probabilmente un aumento per i consumatori. Qualche mese fa, infine, si è parlato di Taiwan, Vietnam, Indonesia e India come candidati principali per le nuove collaborazioni con Apple Park.