Negli Stati Uniti è stata ufficialmente negata la possibilità, da parte delle forze dell’ordine, di ordinare lo sblocco di un device Apple tramite Touch ID o Face ID. È quanto ha deciso la giudice Virginia Demarchi, del Northern District della California, in merito a un recente caso apparso davanti alle corti. L’azione è considerata “autoincriminante” e, pertanto, vietata dalle leggi a stelle e strisce.
Il caso, così come si apprende dalla documentazione pubblicata da AppleInsider, riguarda un traffico illegale di farmaci oppiacei, distribuiti al di fuori dei normali canali di vendita. Dopo aver passato al setaccio l’abitazione dell’accusato, le autorità hanno chiesto ai giudici di acconsentire allo sblocco di alcuni device Apple tramite Touch ID e Face ID, possibilità quest’ultima negata.
Il Quinto Emendamento della Costituzione USA specifica come nessuno possa essere obbligato a testimoniare contro se stesso. Con la moltiplicazione dei sistemi biometrici per sbloccare dispositivi elettronici, che potrebbero contenere informazioni importanti per la risoluzione dei casi e il contrasto ad alcuni reati, la situazione è però divenuta più complessa rispetto al passato. L’imputato può avvalersi della facoltà di non rispondere, ma può sottrarsi allo sblocco del suo dispositivo?
Stando a quanto riferito dalle corti, l’obbligo allo sblocco del device è un’opzione che contrasta proprio con il Quinto Emendamento. I giudici hanno infatti equiparato il dato biometrico a una testimonianza verbale, poiché l’azione di sottoporre sotto scansione il volto oppure le impronte digitali è sicuramente autoincriminante.
Obbligare un individuo, al centro di un’indagine legale, a usare le sue dita o il volto per sbloccare un device rappresenta una testimonianza autoincriminante, all’interno del significato attribuito dal Quinto Emendamento”.
La violazione del Quinto Emendamento può causare la distruzione dell’intero impianto accusatorio, rendendo più difficile assicurare i responsabili di crimini alla giustizia. Per questa ragione, le autorità dovranno utilizzare altri mezzi per riuscire ad accedere alle informazioni presenti sui dispositivi, mezzi che non richiedano l’imputato stesso come parte attiva del processo di sblocco.