Facebook funziona meglio quando traccia i suoi utenti, in tempo reale e anche quando l’app è chiusa: sono le parole apparse sulle pagine ufficiali delle news del social network, a cura dell’ingegnere capo Paul McDonald. Perché proprio oggi questa difesa ai sistemi di tracciamento di Facebook? Il motivo è molto semplice: con l’imminente uscita di iOS 13 e Android 10 questi due sistemi operativi applicheranno regole più stringenti proprio sulle modalità con le quali alcune app potranno sapere la posizione GPS della propria utenza.
Facebook traccia la posizione degli utenti per inviare annunci pubblicitari mirati anche in base alla posizione geografica, per questo sottolinea sul blog l’importanza di mantenere attiva la localizzazione GPS sull’app. Ovviamente l’affermazione che Facebook funzioni meglio con la localizzazione attiva è vera per certi aspetti, dato che in questo modo si ricevono servizi più precisi per trovare locali con Wi-Fi gratis o per la funzione Amici nelle vicinanze. La stessa cosa capita con gli eventi vicini all’utente.
Risulta altrettanto vero che queste non sono funzioni utilizzate da tutti e quindi la localizzazione in tempo reale serve particolarmente per gli annunci pubblicitari. Questa può essere comunque “spenta”, cioè l’utente può decidere di non rivelare la sua posizione, anche se l’impostazione non è facile da trovare nei menu.
iOS 13 e Android 10 permetteranno invece di sapere quando un’app vuole accedere alla posizione, per decidere se concedere questa informazione o meno. In particolare iOS 13 invierà delle vere e proprie notifiche quando un’app vorrà avere l’accesso alla posizione precisa dell’utente. Inoltre offrirà agli utenti tre opzioni molto chiare per rivelare o meno la propria posizione.
La prima permette di far accedere sempre alla posizione GPS del telefono, la seconda invece di far accedere alla posizione solo quando l’app è aperta, la terza infine solo dietro esplicita richiesta ogni volta che l’app vuole accedere alla posizione.