Oracle ha presentato Autonomous Linux, un sistema operativo autonomo che non richiede supervisione umana per funzionare. Il sistema operativo è stato svelato da Larry Ellison, co-fondatore e Chief Technology Officer di Oracle, alla conferenza OpenWorld dell’azienda a San Francisco, ed è – secondo la compagnia – il primo sistema operativo autonomo al mondo in grado di installare patch mentre in esecuzione.
Ellison ha affermato che il nuovo OS aiuterà i clienti a ottenere prestazioni estreme, alta affidabilità e sicurezza. “Una semplice regola per prevenire il furto di dati? Metti i tuoi dati in un sistema autonomo – ha detto – se elimini l’errore umano con sistemi autonomi, elimini il furto di dati”
Quando si utilizza Oracle Autonomous Database, si configura da solo. Non è possibile per i clienti commettere errori di configurazione, perché non ci sono piloti che commettano errori. Il sistema si configura da solo – ha spiegato Ellisson.
Poiché Autonomous Linux non necessita di interazione o supervisione umana, ciò contribuirà a migliorarne la sicurezza, la produttività e i tempi di inattività. Oracle Autonomous Linux può proteggersi mentre il sistema è in esecuzione, eliminando così la necessità di arrestare il software per caricare le correzioni. Ciò aiuta a ridurre i tempi di inattività ed eliminare alcuni degli attriti tra sviluppatori e IT.
Secondo Oracle, i clienti esistenti nell’infrastruttura cloud potranno avere accesso al sistema operativo senza costi aggiuntivi. Oracle ha anche lanciato Oracle OS Management Service, un servizio che consentirà di selezionare quali server sono controllati manualmente e quali sono automatizzati, da usare anche per eliminare attività come la gestione delle patch, della configurazione e i report di sicurezza e conformità.
Se utilizzato con il servizio di gestione del sistema operativo, Oracle Autonomous Linux fornisce patch, tuning e aggiornamenti automatizzati, inclusi quelli di sicurezza e inerenti il kernel Linux. Oracle spera che, lanciando una serie di programmi “a guida autonoma”, sarà in grado di rafforzare la sua posizione nel mercato cloud, che dovrebbe raggiungere quasi i 39 miliardi di dollari nel 2019.