Tim Cook, il CEO di Apple, si impegna contro il cambiamento climatico. È quanto ha confermato lo stesso dirigente, nel discorso pronunciato al trentesimo Anniversary Gala di Ceres, dove Cook è stato premiato per le sue iniziative dirette alla sostenibilità.
Quella dei cambiamenti climatici è una problematica che coinvolge tutti, in particolare le grandi compagnie, chiamate a trovare metodi affinché le loro attività possano avere un impatto sempre più ridotto sull’ambiente. Apple in questi anni ha sposato una politica sempre più verde, sia scegliendo fonti rinnovabili per alimentare tutte le operazioni di recupero che avviando programmi di riciclo per i metalli rari, a cui si aggiungono iniziative di riforestazione per compensare il packaging.
Nel corso dell’evento a New York, Tim Cook ha sottolineato l’importanza di un impegno proficuo per gestire i cambiamenti climatici in corso, invitando anche altre realtà imprenditoriali a fare altrettanto.
Sono le nostre compagnie di successo, innovative e agili che hanno la responsabilità di far da guida sul clima e sulla sostenibilità, poiché dispongono della più grande capacità di agire in un’ottica di trasformazione. Se sei un dirigente che non ha sviluppato una strategia per affrontare il tuo impatto sul clima, stai fallendo come leader.
Apple ha già da tempo scelto Lisa Jackson – già nota per la sua guida dell’Environmental Protection Agency durante il primo mandato Obama – per il management delle sue politiche ambientali. Tim Cook ha sottolineato come Apple si sia fissata degli obiettivi molto elevati, per alcuni forse impossibili, che stanno già garantendo grandi soddisfazioni:
Ho scoperto che qualcosa di magico accade quando ti poni degli obiettivi che potrebbero sembrare un po’ folli. L’impegno ti porta in luoghi in cui non ti saresti mai aspettato, ma i risultati sono quasi sempre migliori rispetto a quanto ti saresti atteso nella migliore delle previsioni.
Cook ha infine suggerito alle altre aziende statunitensi di unirsi ad Apple per un futuro più sostenibile, una scelta che potrebbe sensibilmente ridurre l’impatto delle grandi compagnia a stelle e strisce sulle sorti del Pianeta.