FCA e PSA hanno trovato un accordo per arrivare ad una fusione alla pari. Nella serata di ieri, il CDA del Gruppo automobilistico francese ha dato disco verde ai negoziati con il Gruppo automobilistico italo-americano. Poco dopo è arrivata l’approvazione anche da parte del board di FCA. L’assenso all’operazione è arrivato pure da Exor, cioè dalla holding che controlla FCA.
Se si arrivasse a suggellare questo matrimonio, il nuovo gruppo automobilistico potrebbe contare su numeri impressionanti. Si parla di quasi 9 milioni di veicoli prodotti. Sotto lo stesso ombrello andrebbero Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Opel e Peugeot. L’ufficialità arriverà nella giornata di oggi ma si tratta solamente di una questione di forma. La volontà è quella di chiudere l’operazione nei tempi più rapidi possibili.
L’intesa, dunque, si sarebbe trovata sulla creazione di una società con pesi equivalenti e cioè con FCA al 50% e con PSA al 50%. L’attuale CEO di PSA, Carlos Tavares, diventerebbe il CEO del nuovo Gruppo. John Elkann, attuale presidente di FCA, andrebbe a rivestire lo stesso ruolo nella nuova società. Il consiglio di amministrazione sarebbe formato da 6 membri di PSA e da 5 di FCA.
Secondo alcuni voci, FCA starebbe valutando un dividendo straordinario di 5 miliardi di euro. Questa imponente operazione porterebbe vantaggi ad entrambi i due player ed il mercato lo ha capito tanto da premiare entrambi i titoli in borsa.
Le trattative tra i due Gruppi automobilistici sarebbero iniziate lo scorso luglio poco dopo che l’intesa tra FCA e Renault era naufragata. Le discussioni sarebbero state, dunque, molto rapide e concrete tanto che nel giro di un paio di mesi si sarebbe arrivati all’accordo. Rispetto alle trattative con Renault, la politica francese questa volta non sembra essersi messa in mezzo. Anzi, a modo suo ha aperto all’intesa evidenziando la necessità di consolidare i grandi gruppi europei in un mercato dove c’è forte concorrenza.
Aperture all’operazione anche da parte del Governo Italiano. A questo punto manca solo la formale comunicazione ufficiale che arriverà nella giornata di oggi.
Update:
Il comunicato atteso è arrivato. Le due società evidenziano risparmi annuali da 3,7 miliardi di euro e soprattutto nessun rischio di chiusura degli stabilimenti.