Pokémon GO è stato un vero e proprio successo internazionale quando debuttò tre anni fa. Il merito è da ricercarsi senz’altro nella fama dei mostriciattoli tascabili, ma soprattutto nella realtà aumentata di Niantic, in grado di unire mondo reale e creature in digitale. Tuttavia, lo sviluppatore oggi si sente un tantino limitato nelle possibilità per via della latenza della connessione 4G; inoltre il team si sente vincolato alla tecnologia smartphone, che non è proprio ciò a cui Niantic ambisce.
Già da tempo, l’azienda ha immaginato le possibilità che ci sarebbero se fossero disponibili degli occhiali AR e una connessione 5G. Così, adesso, il CEO John Hanke scommette sul fatto che siano proprio gli occhiali AR la giusta soluzione dopo gli smartphone. La società ha infatti iniziato a collaborare con Qualcomm per sviluppare un prototipo predisposto per il 5G. Nelle scorse ore Qualcomm ha annunciato XR2, un nuovo chipset costruito appositamente per la realtà aumentata e i dispositivi che sfruttano la realtà virtuale. Poco dopo il CTO di Niantic, Phil Keslin, ha annunciato che la società si è unita a Qualcomm per collaborare al progetto grazie a un accordo pluriennale.
Ovviamente i frutti non saranno raccolti nel giro di poco tempo, ma ciò significa che Niantic lavorerà con Qualcomm per arricchire l’hardware di riferimento per gli occhiali AR e aiuterà la società partner a capire cosa deve fare esattamente. Nel frattempo, aggiornerà la sua Real World Platform (l’architettura che alimenta tutti i suoi giochi attuali e che si sta lentamente aprendo a terze parti) per renderla compatibile con XR2. Sarebbe interessante, un giorno, poter giocare a Pokémon GO sfruttando un bel paio di occhiali per la realtà aumentata, ma ci vorrà pazienza.