La NASA ha nei piani di riportare l’uomo sulla Luna, poi di raggiungere Marte. Secondo i progetti della nota agenzia spaziale la missione Artemis, che dovrebbe permettere agli astronauti di tornare sul “nostro satellite naturale”, si concretizzerà nel 2024: ad accompagnare l’equipaggio sarà lo Space Launch System (SLS), che secondo l’amministratore della NASA Jim Bridenstine è “il razzo più potente mai costruito”.
SLS ha appena completato l’ultima serie di test. Per mettere alla prova il serbatoio del carburante, un prototipo strutturalmente identico al vero serbatoio di idrogeno liquido di SLS è stato sottoposto a forze di compressione, tensione e flessione; inoltre la sua integrità strutturale è stata misurata da migliaia di sensori che hanno rilevato stress, pressione e temperatura. La NASA ha peraltro usato telecamere e microfoni per identificare eventuali rigonfiamenti nel serbatoio.
https://twitter.com/JimBridenstine/status/1204163744814772224
Come si può leggere nel tweet riportato qui sopra, il serbatoio di prova è stato spinto fino al limite, manifestando segni di cedimento proprio nel momento previsto dagli analisti. Una notizia ottima per la NASA, visto che il serbatoio ha resistito a oltre il 260% dei carichi di volo previsti prima di deformarsi e rompersi. La tabella di marcia di SLS è piuttosto in ritardo, a dire il vero: il lancio inizialmente previsto per il 2019 venne infatti slittato e ora il primo test di volo effettivo del razzo più potente mai costruito è previsto per il 2021.
Nelle scorse settimane, la NASA ha presentato ufficialmente le tute spaziali che indosseranno gli astronauti durante la missione Artemis. Saranno due: una più ingombrante, che permetterà all’equipaggio di avere una maggiore protezione durante gli spostamenti sulla superficie lunare, l’altra più comoda, utile durante il viaggio da e verso la Luna.