Fine della corsa per Windows 7. Dopo oltre 10 anni di onorato servizio, il popolare sistema operativo non verrà più supportato da Microsoft. Ciò significa che l’azienda di Redmond non rilascerà più aggiornamenti di sicurezza. L’ultimo Patch Tuesday, programmato per questa sera, risolverà una grave vulnerabilità in un componente che gestisce le operazioni di crittografia. Gli utenti dovranno passare a Windows 10 per avere la massima protezione.
Windows 7 è stato annunciato il 22 luglio 2009. Il sistema operativo è diventato subito molto popolare, visto anche lo scarso successo di Windows Vista. Windows 10 ha impiegato quasi quattro anni per superare il market share del suo illustre predecessore. Nonostante l’offerta di upgrade gratuito durata un anno, Windows 7 è ancora installato sul 26% dei computer, secondo i dati di NetApplications relativi al mese di dicembre 2019.
A partire da domani questi computer saranno vulnerabili ad eventuali attacchi informatici perché Microsoft non distribuirà più patch di sicurezza (anche se potrebbero essere distribuite in casi eccezionali) e non fornirà più supporto tecnico. Solo le aziende che hanno acquistato le licenze a volume di Windows 7 Professional e Enterprise riceveranno ancora supporto fino al 2022 tramite il programma Extended Security Updates, ma il costo è piuttosto elevato (fino a 200 dollari per PC).
Microsoft ha iniziato ad avvisare gli utenti nel corso del 2019 che il supporto a Windows 7 era prossimo alla scadenza. A partire da domani 15 gennaio, il sistema operativo mostrerà un avviso a schermo intero che tuttavia potrà essere nascosto. Microsoft non forzerà il passaggio a Windows 10 (Windows 7 continuerà a funzionare regolarmente), ma consiglierà il passaggio alla nuova versione.
La soluzione migliore è acquistare un computer più recente anche per usufruire di prestazioni maggiori. In alternativa è possibile effettuare l’aggiornamento gratuito a Windows 10 tramite il Media Creation Tool disponibile sul sito ufficiale (si deve cliccare su “Scarica ora lo strumento“), ma solo se l’utente ha una licenza regolare di Windows 7/8/8.1. Al termine dell’upgrade è sufficiente collegarsi ad Internet per attivare la copia digitale di Windows 10. Non è chiaro perché Microsoft consenta ancora l’aggiornamento gratuito, ma il “trucco” potrebbe essere bloccato nelle prossime settimane.