Wikipedia è stato ripristinato in Turchia dopo un ban di quasi 3 anni: il sito era stato bloccato per essersi rifiutato di rimuovere i contenuti che legavano il paese a gruppi terroristici. Il divieto di accesso, imposto dalla Turchia nell’aprile 2017, è stato giustificato con una presunta “campagna diffamatoria” alimentata da Wikipedia contro il governo, che ha sfruttato una legge secondo cui sarebbe lecito il divieto di qualsiasi sito web ritenuto una minaccia alla sicurezza nazionale.
Tuttavia, il ban è stato revocato nel dicembre dello scorso anno dalla Corte Costituzionale turca. Il tribunale ha valutato il divieto come anticostituzionale e ha ritenuto che la restrizione violasse la libertà di parola. Secondo alcuni siti locali, l’accesso a Wikipedia è ora in fase di ripristino in tutto il Paese, ma alcuni utenti potrebbero essere in grado di accedere al sito prima di altri. In un post sul blog di Wikimedia, si può leggere:
Siamo entusiasti che il popolo turco sarà di nuovo in grado di contribuire alla più grande raccolta online sulla cultura e sulla storia della Turchia e continuerà a rendere Wikipedia una vibrante fonte di informazioni sulla Turchia e sul mondo.
Questa non è la prima volta che la Turchia ricorre al divieto di siti web e piattaforme per presunta propaganda antigovernativa. In precedenza ha vietato l’accesso a Twitter e YouTube e ha minacciato anche Facebook con un ban. Per esempio, nel 2014, un ban di Twitter è durato circa due settimane; mentre quello di YouTube un po’ più a lungo, due mesi.