Riprendono lentamente alcune delle attività di Apple in Cina, sospese negli ultimi giorni a causa della preoccupante diffusione del coronavirus 2019-nCoV. La società di Cupertino aveva infatti deciso di chiudere i suoi uffici e gli Apple Store, in un’ottica di protezione sia dei dipendenti che degli stessi clienti, ma ora sembra che il gruppo sia pronto a ritornare a una vaga normalità. A partire da domani, infatti, alcuni negozi di Pechino riapriranno i battenti a orario ridotto.
Così come spiegato da MacRumors, Apple starebbe pianificando la riapertura di alcuni Store dalle 11 del mattino alle sei del pomeriggio, nelle aree meno colpite dal coronavirus. Si parte da Pechino, mentre nelle altre città i negozi a marchio mela morsicata dovrebbero rimanere chiusi.
Per la Cina centrale, dove la diffusione del coronavirus è più elevata dato l’epicentro a Wuhan, Apple non ha fornito delle previsioni precise per la riapertura. Da quanto si apprende da alcune fonti locali, tuttavia, le attività a marchio mela dovrebbero rimanere interrotte almeno fino al 19 febbraio, in attesa di scoprire gli eventuali sviluppi del virus.
Così come anticipato da alcuni analisti, tra cui Ming-Chi Kuo, l’epidemia potrebbe avere delle conseguenze anche sulla catena di fornitura del gruppo di Cupertino. Foxconn ha dovuto ridurre la produzione in alcuni impianti cinesi, tuttavia sarebbe riuscita a compensare con le strutture in India, Cina e Vietnam, per assicurare le necessità del gruppo californiano in vista del lancio di nuovi prodotti in primavera. Nella giornata di ieri, invece, si è ipotizzato che il nuovo Mac Pro – nella sua edizione europea, quindi prodotto proprio in Asia – potrebbe subire qualche settimana di posticipo nelle consegne. Al momento, il gruppo californiano non ha fornito delle stime su eventuali contraccolpi dovuti al coronavirus sul suo business.