Un‘e-mail ha scatenato il panico in Ucraina, perché conteneva informazioni (false) sui casi di coronavirus all’interno del Paese e sembrava provenire del ministero della salute. Non capendo che fosse una bufala, alcuni cittadini hanno acceso violente proteste contro la polizia.
L’e-mail in realtà non proveniva dall’Ucraina, secondo una dichiarazione del governo, e precisamente affermava che c’erano cinque casi di coronavirus nel paese (notizia falsa); ma è stata inviata lo stesso giorno in cui gli sfollati dalla Cina sono sbarcati sul suolo ucraino e alcuni residenti hanno protestato contro il loro arrivo, bloccando le strade che portavano a strutture mediche e, in alcuni casi, rompendo i finestrini degli autobus che trasportavano i cinesi appena arrivati.
Per cercare di calmare i cittadini, il ministero della salute ucraino ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava che i cinque casi di coronavirus riportati nell’email erano falsi; inoltre, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pubblicato un post su Facebook in cui affermava che gli sfollati erano tutti sani e che sarebbero stati messi in quarantena per due settimane per ulteriore cautela. Zelensky ha anche invitato i cittadini a non ostacolare il loro arrivo.
Ci sono stati solo due casi confermati di ucraini con il coronavirus, e sono tra i molti infettati sulla nave da crociera che era attraccata al largo delle coste del Giappone. A ogni modo, sarebbero completamente guariti. Visto il generale allarmismo e un continuo afflusso di persone che si riversano online per cercare informazioni sul coronavirus, c’è il rischio che ci si possa imbattere in bufale sulla malattia, specialmente su social network come Facebook e Twitter.