Google aprirà le porte della sua versione web di Earth anche ad altri browser, come Firefox, Edge e Opera. Google Earth, lanciato in versione web nel 2017, fino ad ora era compatibile solamente con la tecnologia Native Client (NaCl) esclusiva di Chrome. Questo perché, al momento del lancio, non era disponibile un altro standard che supportasse le sue funzioni: per questo motivo, Earth è diventato uno dei tanti siti web riservati e disponibili solamente attraverso il browser Chrome.
Lo scopo di NaCl è permettere a Google di portare il proprio codice C++ nativo e di eseguirlo direttamente nel browser Chrome, con tutte le prestazioni necessario per consentire lo zoom sia avanti che indietro sulle varie posizioni del globo virtuale. Google ha trascorso gli ultimi tre anni a contribuire agli standard web emergenti come WebAssembly, che consente agli sviluppatori di portare i propri codici nativi sul web.
Google si è sempre detta “un grande supporter di open web standard”: nel corso degli ultimi sei mesi, ha testato il passaggio dalla sua implementazione in NaCl a WebAssembly, ottenendo con successo il lancio di Google Earth compatibile con Firefox, Edge e Opera. Safari, il browser nativo di Apple, è finora l’unica eccezione.
“Abbiamo ancora del lavoro da fare, definendo la nostra esperienza su tutti questi browser e aggiungendo un supporto anche per Safari” ha spiegato Google in un post. Quest’ultimo potrebbe arrivare, come ha rivelato Google stessa lo scorso anno, quando Apple avrà aggiunto un “supporto migliore per WebGL2” nel proprio browser.