La NASA sta chiedendo tutto l’aiuto possibile per assicurarsi che le sue missioni con equipaggio sulla Luna e su Marte procedano senza intoppi, e ciò potrebbe includere il coinvolgimento delle università. L’agenzia spaziale statunitense sta organizzando un nuovo round della sua Moon to Mars Exploration Systems and Habitation Academic Innovation Challenge (M2M X-Hab in breve), che incoraggia gli universitari a studiare e sviluppare la tecnologia spaziale – almeno parzialmente. La sfida premierà i migliori lavori su abitazione, veicoli, robot, eccetera.
I premi in palio sono relativamente modesti: vanno infatti da 15mila a 50mila dollari, non certo cifre da capogiro, ma la NASA ha sottolineato che non richiede necessariamente la realizzazione di prodotti completi. Potrebbe essere anche premiata la ricerca che colma “lacune di conoscenza” o riduce i rischi, per esempio. Le proposte dovranno essere presentate entro il 24 aprile. La competizione potrebbe non essere decisiva per una svolta importante nelle spedizioni verso la Luna e Marte in programma, ma concorsi come questo hanno dato alla luce moduli interessanti di astronavi e altri concept che potrebbero svolgere ruoli non di poco conto nelle missioni. Peraltro, M2M X-Hab potrebbe consentire alla NASA di concentrarsi sui problemi più grandi legati al viaggio e alla sopravvivenza in luoghi oltre la Terra.
A proposito del viaggio verso il “nostro satellite naturale”, l’agenzia spaziale statunitense ha testato con successo il motore di controllo dell’assetto (detto ACM): si tratta dell’ultimo test per qualificare ufficialmente il motore che verrà utilizzato per le missioni umane sulla Luna, a partire da Artemis II – in programma per il 2024.