Apple ha deciso di limitare i viaggi dei suoi dipendenti nelle nazioni più colpite dall’epidemia di coronavirus 2019-nCoV, in particolare l’Italia e la Corea del Sud. È quanto riportano alcune fonti statunitensi, nel sottolineare come il gruppo di Cupertino abbia scelto un approccio cautelativo per evitare la diffusione dei contagi.
La decisione arriva dopo la precedente, approvata qualche settimana fa, di limitare il trasferimento del personale in Cina, la nazione più colpita dal nuovo coronavirus. In una nota inviata ai propri dipendenti, il gruppo californiano ha così specificato:
Abbiamo istituito specifiche restrizioni di viaggio per alcune nazioni, incluse la Cina, la Corea del Sud e l’Italia. Vi sono molti modi per continuare a gestire i nostri meeting e le nostre attività, attraverso le telefonate e la videoconferenza. Se avete pianificato un viaggio, suggeriamo di lavorare a stretto contatto con i vostri manager per considerare un posticipo o una cancellazione.
Apple ha molti fornitori in Corea del Sud, così come specifica MacRumors, mentre in Italia si avvale della collaborazione di STMicroelectronics. Sempre sullo Stivale, il gruppo di Cupertino può avvalersi di ben 17 Apple Store, ma al momento non sono note specifiche limitazioni. Oltre, ovviamente, a quelle predisposte dal Governo, con la chiusura dei centri commerciali nel weekend: una scelta che influisce, ad esempio, sugli store italiani posizionati all’interno di queste strutture, come quello all’OrioCenter di Bergamo.
La società di Apple Park ha inoltre rinnovato la richiesta di adottare profondi sistemi di igiene e pulizia degli ambienti, sia all’interno degli uffici sparsi in tutto il mondo che per i mezzi di trasporto, come gli shuttle per i dipendenti nella sede californiana. Ancora, tutti i dipendenti che dovessero manifestare sintomi influenzali sono invitati a rimanere a casa, per rientrare al lavoro solo dopo la piena guarigione.