Twitter ha aggiornato lo scorso anno le sue politiche riguardanti l’incitamento all’odio sulla religione. Adesso, la società fa un passo avanti: ha deciso di vietare anche discorsi che vadano a “disumanizzare” altre persone in base all’età, alla malattia o alla disabilità. La società non andrà a bannare tutti gli utenti che hanno scritto tweet offensivi prima dell’aggiornamento odierno, ma eliminerà i “cinguettii” qualora venissero segnalati.
Nel 2018, alcuni utenti di 30 paesi diversi hanno partecipato a un sondaggio utile a Twitter per capire se dovesse rendere più chiaro il linguaggio da utilizzare sulla piattaforma; inoltre, i partecipanti hanno fatto presente alla società quanto fosse necessario applicare le sue politiche in modo più coerente, per una convivenza migliore. La decisione del nuovo aggiornamento, quindi, fa parte di uno sforzo costante da parte dell’azienda per proteggere meglio i propri iscritti. Il social dell’uccellino afferma di aver sviluppato un processo di formazione più approfondito per i dipendenti che esaminano le segnalazioni sugli abusi. Dice, inoltre, che sta impiegando più tempo a testare nuove regole per determinare se sia necessario o meno chiarirle.
La società prevede poi, in futuro, di lavorare con un gruppo di esperti esterni per capire come affrontare il discorso dell’odio in relazione a razza, etnia e origine. Nel frattempo la società ha iniziato a testare una funzionalità chiamata Fleets: consiste in tweet che si cancellano automaticamente dopo 24 ore e non occupano la timeline degli utenti. La nuova funzione potrebbe essere considerata un po’ come le Storie di Instagram, ma attualmente è in fase di test solo in Brasile.