Apple ha deciso di chiudere tutti i suoi Apple Store in Italia, mentre negli USA impone forti limitazioni ai comportamenti che potrebbero essere a rischio di contagio. È questa la decisione della società di Cupertino per contribuire alla lotta al coronavirus, allo scopo di rallentare la diffusione dell’infezione. Una decisione che arriva in concomitanza con il nuovo decreto del Governo Italiano, che impone la chiusura di tutti gli esercizi commerciali non necessari.
Le serrande degli Apple Store italiani rimarranno abbassate fino a data da destinarsi: i 17 negozi dello Stivale hanno interrotto le attività a partire dalle 18 di ieri sera. La società di Cupertino ha però assicurato la continuità dei servizi di assistenza, tramite le modalità online e, se necessario, per via telefonica.
Si tratta di una scelta necessaria per contribuire alla riduzione dei contagi da nuovo coronavirus 2019-nCoV, considerando come i negozi a marchio mela rappresentino da sempre una grande attrattiva per gli utenti. Non solo Italia, tuttavia, perché il gruppo ha deciso di implementare delle limitazioni anche sul territorio statunitense.
Così come rivela AppleInsider, la situazione negli Stati Uniti non imporrebbe ancora una chiusura degli Store, ma Apple sta implementando delle misure che possano rendere meno probabile il contagio. Ad esempio, l’azienda starebbe sconsigliando ai propri dipendenti di incoraggiare o fornire l’opzione di “try-on” – ovvero la prova all’interno dei negozi – di dispositivi come AirPods, AirPods Pro e Apple Watch. Nel frattempo sono state sospese tutte le iniziative “Today At Apple”, per evitare l’assembramento delle persone.
Non è però tutto: il gruppo di Cupertino ha anche imposto dei servizi di pulizia extra per tutti i suoi negozi a stelle e strisce, ha deciso di rendere disponibili dei dispenser di gel igienizzanti per mani e ridotto il numero delle postazioni ai banchi Genius, per garantire una certa distanza di sicurezza fra i clienti.