Dopo la Cina, l’Italia è il paese più colpito dalla pandemia di coronavirus. In segno di solidarietà, Huawei (come hanno già fatto altri colossi della tecnologia cinesi) ha deciso di correre in soccorso del Bel Paese, fornendo dispositivi di protezione e soluzioni tecnologiche.
L’azienda ha donato 1000 tute protettive ad alcuni ospedali di Milano e 200mila mascherine tipo FFP2 CE arriveranno presto dal “Paese del Dragone”. Tuttavia, è sul fronte tecnologico che Huawei offrirà maggior supporto all’Italia: saranno fornite apparecchiature per reti Wi-Fi 6 a 10 strutture ospedaliere provvisorie al fine di consentire le comunicazioni con gli altri enti sanitari. Inoltre, grazie alla piattaforma di collaborazione cloud Welink, sarà facilitato lo scambio di informazioni e pratiche tra i team di sanitari italiani e cinesi. D’altronde, rifarsi al modello adottato dalla Cina è il modo migliore per tentare di uscire fuori da questa brutta situazione, visto che gli orientali stanno uscendo dalla fase più acuta dell’epidemia.
E ancora, Huawei prende parte all’iniziativa Solidarietà digitale lanciata dal Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione. Verranno donati 500 dispositivi, tra smartphone e tablet, ad alcuni ospedali italiani per permettere a pazienti e familiari di comunicare. Thomas Miao, amministratore delegato della divisione italiana di Huawei, ha dichiarato:
Siamo vicini all’Italia e riteniamo che sia nostro dovere offrire forniture mediche, competenze e tecnologia in un momento così delicato. La collaborazione e la solidarietà senza confini sono fondamentali per sostenere le istituzioni e gli operatori sanitari che stanno lavorando duramente sul campo per migliorare le condizioni dei cittadini italiani colpiti dall’emergenza.