La fase 2 in Italia inizierà in modo graduale a partire dal 4 maggio, ma il grosso dei cittadini potrà tornare a muoversi con maggiore libertà soltanto a partire dal 18 maggio. L’app Immuni, uno degli strumenti che saranno messi a disposizione dei cittadini per tentare di limitare la diffusione del contagio da coronavirus, non arriverà prima della fine del mese.
Lo ha confermato nelle ultime ore il commissario straordinario l’emergenza COVID-19 Domenico Arcuri, ma oggi è la bozza del decreto legge a firma del Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede a fornire qualche dettaglio in più su Immuni, a cominciare dalla conferma che l’applicazione potrà essere scaricata senza alcun obbligo da parte dei cittadini e che non sarà prevista alcuna limitazione alla circolazione per chi non vorrà scaricare né utilizzare Immuni.
Il mancato utilizzo dell’applicazione di cui al comma 1 non comporta alcuna limitazione o conseguenza in ordine all’esercizio dei diritti fondamentali dei soggetti interessati ed è assicurato il rispetto del principio di parità di trattamento.
Il testo, che approderà nelle prossime ore in Consiglio dei Ministri, stabilisce che “il trattamento effettuato per il tracciamento dei contatti è basato sul trattamento di dati di prossimità dei dispositivi, resi anonimi oppure, ove ciò non sia possibile, pseudonimizzati” e che è esclusa, come da direttiva UE del resto, la geolocalizzazione degli utenti.
I dati raccolti da Immuni saranno quelli strettamente necessari ad avvisare gli utenti in caso di potenziale contatto con soggetti risultati positivi, come già ampiamente anticipato nei giorni scorsi, e saranno conservati negli smartphone degli utenti e, in caso di positiva come previsto dalle direttive di Google e Apple, saranno temporaneamente trasferiti su un server italiani per le operazioni di notifica.
Non è ancora stato fissato il lasso di tempo per cui quei dati saranno conservati sui server – sarà il Ministro della Salute a stabilirlo – ma la bozza del decreto legge spiega già che i dati saranno cancellati in modo automatico alla scadenza di quel termine. In ogni caso, però, al di là di quale sarà il termine fissato dal Ministro della Salute, tutti i dati saranno cancellati in modo definitivo alla cessazione dello stato di emergenza e comunque “non oltre il 31 dicembre 2020“.
Non è escluso che la parte del decreto legge relativa all’app Immuni possa subire qualche piccola modifica, ma questi dovrebbero essere i punti saldi da cui non ci si dovrebbe discostar più di tanto. Il testo approderà in Consiglio dei Ministri tra questa sera e domani, quindi tra una manciata di ore potremmo avere tutte le conferme del caso.